Prendeteci per pazzi, ma dopo aver guidato auto e supercar di ogni genere e marca, alla classica domanda “quale scegliereste?” la nostra risposta è la stessa almeno da un anno a questa parte: Peugeot RCZ R. Intendiamoci, non perché sia la più potente o la più veloce e nemmeno la più comoda e confortevole, ma perché riesce a mettere insieme una dose di divertimento alla guida con pochi eguali a caratteristiche che la rendono un’auto perfetta anche per un utilizzo quotidiano. Ha un signor bagagliaio, due posti posteriori fruibili comodamente almeno fino ad un’altezza di 1,65 – 1,70, un consumo più che onesto quando non si tira al limite (tra gli 11 ed i 13 Km/l), ma soprattutto un motore ed un telaio da 10 e lode. L’ abbiamo guidata più volte ed in vari allestimenti, dalla diesel a questo esemplare unico con 34 cavalli in più della già agguerrita “R” (304 totali da un piccolo 1.600!), ogni volta restando sorpresi e separandocene a malincuore. Quest’ultima però è senza dubbio l’esperienza che ricorderemo con più piacere, vuoi per le peculiarità dell’allestimento Bimota (che più avanti vi racconteremo in dettaglio), vuoi per il divertimento di averla portata al limite in pista in compagnia di una moto.
Danzare tra una curva e l’altra con auto e moto a poca distanza l’una dall’altra è stato spettacolare, al punto che nessuno dei due avrebbe voluto smettere, fino a quando è stata la pioggia ad interrompere “il gioco” costringendoci ad infilarci nei box. Ci teniamo a precisare una cosa però, non è stata una sfida e non avrebbe senso lo fosse. Più in generale auto e moto sono tanto differenti da rendere praticamente impossibile un confronto diretto concreto. Più veloce in percorrenza il mezzo a quattro ruote, enormemente più rapida in accelerazione una moto. Sono differenti anche le traiettorie, ma ciò che ci ha stupito ed entusiasmato dell’interazione tra RCZ R Bimota e Tesi 3D, è stata la semplicità e la facilità con cui con l’auto siamo riusciti a “reinterpretare” le traiettorie e lo stile di guida per cercare di stare sempre a stretto contatto con la moto. Solamente sul rettilineo principale le differenze erano tali da farci prendere distanza dalla motocicletta, che dalla sua ha un rapporto peso/potenza nettamente migliore....
by motorionline
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