Presentato al recente salone di Milano, si tratta di un innovativo concetto di sospensione. Interessante che alla presentazione fosse presente anche una Vyrus, del resto è noto come Ascanio, il padre delle Vyrus sia costantemente alla ricerca di innovazione.
EICMA 2016 - Martedì 8 novembre, al Salone EICMA di Milano, tra le tante presentazioni moto, c’è stato un evento riguardante un componente basilare per la ciclistica e l'assetto di una due ruote: la sospensione. Una presentazione alla quale erano presenti numerosi personaggi che hanno fatto la storia del motociclismo, tra cui Jan Witteveen, Carlo Fiorani, Enrico Pezzi (il responsabile tecnico di VRM Marzocchi) e numerosi progettisti di Ducati, Honda e KTM (tanto per citare alcuni marchi).
Inventato e brevettato internazionalmente dalla Umbria Kinetics (una startup che ha impostato la sua attività intorno all’innovazione tecnologica legata alle sospensioni) il sistema Airtender ha creato scompiglio in un settore da sempre legato solo ed esclusivamente agli ammortizzatori.
L’Airtender, infatti, è qualcosa di realmente diverso: è un sistema elastico che si abbina agli ammortizzatori di qualsiasi moto (di serie o after market), è una sospensione innovativa, la prima in grado di azzerare l’eterno compromesso tra comfort e prestazioni. Il sistema si può montare anche sulle sospensioni a controllo elettronico, cambiando l’elemento elastico originale con i componenti dell’Airtender: una molla elicoidale molto più rigida (circa il doppio del K) di quella originale, che enfatizza le doti ciclistiche di qualsiasi moto, e il sistema idropneumatico, che essendo montato in serie alla molla elicoidale permette di modulare la rigidezza complessiva riducendo il coefficiente elastico (arrivando anche alla metà del K del sistema originale) sulle buche.
Insomma, la sospensione giusta al momento giusto, indipendentemente dal tipo di fondo, di utilizzo e della presenza di passeggero e/o bagagli.
Come detto, la prima grande innovazione del sistema Airtender consiste nell’eliminazione del concetto di compromesso. Grazie ad esso, infatti, è possibile ottenere il massimo del grip senza rinunciare al comfort, che è anche sinonimo di sicurezza.
La seconda innovazione riguarda la semplicità con cui l’Airtender raggiunge questo obiettivo: ingombri ridotti, nessun bisogno di compressori e centraline elettroniche. La terza grande innovazione dell’Airtender riguarda l’integrazione con gli standard meccanici attualmente disponibili. L’Airtender, infatti, a differenza della maggior parte delle sospensioni semi attive disponibili in commercio, non necessita di una progettazione “ad hoc” ma può essere installato su qualsiasi tipo di veicolo. La quarta innovazione riguarda lo smorzamento intrinseco che l’Airtender possiede: tutti gli elementi elastici, infatti, devono essere abbinati ad un uno smorzatore (l’ammortizzatore), senza il quale il sistema non può funzionare. L’Airtender, invece, è un elemento elastico autosmorzante, perché in estensione funge come un ammortizzatore in serie (il primo nella storia del motociclismo). Tutte caratteristiche che ci portano verso una nuova era della sospensione, in cui l’elemento elastico (completamente regolabile) diventa protagonista....
Il resto dell'articolo su http://www.motoblog.it/post/824387/lairtender-conquista-eicma
Nessun commento:
Posta un commento