lunedì 24 febbraio 2014

pov...

acronimo di punto di vista vero e proprio e non inteso per qualcos'altro :-).
In merito alla delusione che molti hanno avuto inseguito alla mancata iscrizione di Bimota al recente round australiano del mondiale delle derivate di serie, forse anche influenzati dalla stampa, rispondo con una semplice analisi.
Da fonti più o meno ufficiali si conosce come i primi rumors di un contatto/accordo fra Bimota e il team Alstare siano avvenuti nei giorni del salone internazionale del motociclo a Milano, lo scorso Novembre.
Nello stesso periodo la maggior parte dei team aveva già concluso gli accordi necessari per la partecipazione al prossimo mondiale e si stava dedicando alla preparazione delle moto.
Durante l'EICMA è stata presentata la Bimota BB3, la moto con la quale Bimota Alstare parteciperà alla WCSBK del 2014.
Ora è abbastanza ovvio come preparare una moto per le competizioni ci vuole un certo tempo, senza considerare che l'ufficialità dell'accordo è arrivata a Gennaio.
Non è neanche tanto credibile che una moto assemblata in fretta e furia venga portata in pista per la prima prova di un campionato mondiale senza un minimo di test di collaudo e senza una prima presa di contatto conoscitiva dei piloti.
Sappiamo tutti come ci siano dei numeri minimi per poter ottenere l'omologazione alle gare da parte della commissione preposta, e per quanto si voglia tali numeri erano abbastanza irraggiungibili in un paio di mesi.
Teniamo anche presente di come una trasferta extra-europea come quella australiana non si organizza in 48 ore, senza considerare il costo risparmiato.
Tenuto conto di queste considerazioni appare abbastanza scontata la mancata partecipazione di Bimota Alstare dalla prima gara.
 
La FIM con un comunicato emanato durante il week end di gare in Australia spezza una lancia in favore indiretto di Bimota e di altri piccoli costruttori che vogliano entrare nel mondiale delle derivate di serie.
Il comunicato evidenzia come siano stati modificati, a causa del perdurare della crisi economica e di un reindirizzamento del mercato delle vendite delle moto sportive,  i limiti per ottenere il nulla osta alle procedure di omologazione delle moto per le gare:
- 125 il numero minimo di moto per iniziare le procedure di omologazione (moto complete o bastano i pezzi per assemblarle? non è chiaro, una volta bastavano anche i pezzi, n.d.a.)
- Al termine del primo anno di partecipazione, il produttore deve aver prodotto 250 unità
- Al termine del secondo anno di partecipazione, il produttore deve aver prodotto 1.000 unità
La Superbike Commission seguirà da vicino il piano di produzione di ogni costruttore al fine di controllare il numero minimo di unità prodotte come sopra indicato e la regolarità delle competizioni.
La Superbike Commission sta comunque considerando ulteriori miglioramenti delle nuove regole, ulteriori incontri si svolgeranno a Phillip Island.
Una descrizione completa verrà inclusa nelle nuove regole tecniche WSBK 2014, che verranno aggiornate sul sito della FIM nei prossimi giorni.
La riunione sopracitata si è effettivamente tenuta fra Phillip Island tra la Dorna e la MSMA e da indiscrezioni sembra però che le case costruttrici non siano d'accordo con la proposta FIM e questo perché c'è la possibilità che vengano costruite dei modelli pensati esclusivamente per l'uso in pista perdendo così la filosofia del campionato che vede nelle moto di serie acquistabili dai concessionari i mezzi con cui partecipare.
Una possibile soluzione per prevenire questo potrebbe essere un tetto massimo al prezzo per le moto utilizzabili nel campionato, aspetto questo non preso in considerazione dalla FIM. Il prezzo potrebbe essere un limite che renderebbe difficile per tutti ma più verosimilmente solo per alcuni la produzione di race bike nei numeri richiesti dalla federazione.
Tutti, federazione in primis, non vogliono che si ripresenti un caso Petronas, l'azienda partecipò a 4 stagioni nel mondiale sbk, sfruttando il regolamento particolarmente favorevole dell'epoca (bastavano 75 moto per l'ispezione federale, n.d.a.), tempo dopo furono trovate in un container in Inghilterra 60 moto stradali mai vendute.
 
Ora analizziamo la fattibilità di quanto sopra riportato, alla luce delle illazioni lanciate da qualche giornalista, ovvero una possibile partecipazione di Bimota Alstare già dal round di Aragon, cioè fra circa un mese e mezzo.
Dovete sapere che generalmente i concessionari, soprattutto quelli esteri, pagano prima di ricevere la moto per consegnarla al cliente, questa è la motivazione per cui all'estero vengono consegnate prima le moto, in quanto già pagate. Tale procedura può non essere il caso di Bimota in quanto lavora principalmente sul venduto ma è comunque da tenere in considerazione.
Detto questo 125 sono le moto (ma forse bastano anche i pezzi per montarle) per avviare la procedura di omologazione, ora quante moto vengono "consumate" da un team di due piloti in anno di gare al massimo livello? Ipotizziamo un 5 moto complete a pilota più altrettante in ricambi, percui siamo a un totale di 20 moto circa.
Altre 5 moto divise fra complete e in ricambi potrebbero servire ad un pilota in un campionato di minor spessore, vedi nazionale. Siamo quindi a 25, arrivare a 125 ne mancano 100.
Di queste 100, due decine potrebbero andare velocemente a riempire il salotto di alcuni ricchi collezionisti, delle restanti 80 una trentina potrebbero venire acquistate da appassionati e da piccoli team, ne restano comunque 50.
Ora ammettendo la reale possibilità che le mie stime siano errate e che tutte (me lo auguro di cuore) le 125 moto vengano prodotte dubito fortemente che in un mese e mezzo tutto questo sia realizzabile, tenendo conto che l'ispezione viene effettuata per dimostrare la produzione dei 125 esemplari minimi richiesti.
Senza considerare i restanti 125 esemplari per l'anno in corso e i 750 finali per l'anno venturo, altrimenti si potrebbe (???) venire depennati dal calendario degli iscritti (le sanzioni per chi non rispetta tali regole sono di difficile ricerca, n.d.a.).
In questo mese e mezzo poi ci dovrebbero anche essere dei test per permettere ai piloti e tecnici di avere una prima presa di contatto conoscitiva con il mezzo e di poter effettuare dei test.
Come avrete già capito non lo ritengo fattibile che per il round di Aragon Bimota Alstare sarà in pista (mi piacerebbe) ma lo vedo di difficile realizzazione, ritengo assai più probabile la partecipazione con la seconda metà del campionato. Questo darà il tempo al team di conoscere la moto e di prepararsi al meglio per la stagione 2015, stagione che dovrebbe vedere al via la sola categoria EVO (categoria nella quale andrà a correre il team Bimota Alstare già da quest'anno, n.d.a.).
Tutto questo ovviamente è un mio personalissimo p.o.v.
 
 
 
 

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