martedì 9 aprile 2013

DVM RL12

Creata dalla base di una Bimota DB5 da Marino Delle Vedove di MotoAtelier di Fiumicello (UD)

It was create from a Bimota DB5 base by Marino Delle Vedove of MotoAtelier di Fiumicello (UD)


La DVM RL12 è indubbiamente tra le più performanti bicilindriche a due valvole mai sviluppate fino ad ora; l’ultima nata di casa MotoAtelier si appresta infatti ad essere una regina della classe Supertwins in questo 2012. Il costruttore di questa meraviglia, Marino Delle Vedove, è da anni un punto di riferimento per la categoria, ed ha “cucito su misura” questo potente pompone su specifica richiesta del Team Usablenet, deciso a puntare ai vertici della categoria nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali.
Questa “haute couture” a due ruote, made in Friuli Venezia Giulia, riesce a stupire in ogni suo aspetto ed ha saputo unire in maniera certosina soluzioni decisamente imponenti a livello tecnico, realizzando un prodotto finale talmente curato, che si fatica a credere che non sia uscito da una catena di montaggio. Difficile riuscire ad essere concisi nell’elencare tutte le pregevoli finezze di questo esemplare, il motore è derivato dal 1198 Ducati a cui sono stati adattati cilindri a 2 valvole, sormontati da teste raffreddate ad acqua appositamente realizzate per la Special. Alesaggio 106mm, Corsa 67,9mm, distribuzione bialbero in testa a 2 valvole per cilindro con bilanciere interposto; pastiglia di re-gistro e molle di richiamo con comando a cinghia dentata.
Le valvole sono in titanio, con diametro 54 all’aspirazione e 45 allo scarico, alimentato da iniezione elettronica EFI EURO 4, con auto mappatura e 2 corpi farfallati.
L’accensione è elettronica a scarica induttiva, con due candele per cilindro e l’alternatore a secco da 200W. Il raffreddamento a liquido è garantito da una pompa capace di 80 litri/minuto, gestita dalla centralina.
La frizione a secco è dotata di antisaltellamento ed il cambio è a sei rapporti. Questo propulsore raffinatissimo, è stato montato su ciclistica Bimota DB5, anch’essa assoggettata a numerosi lavori di modifica, a partire dalle piastre che sono state realizzate ex novo per ruotare all’indietro di circa 3 cm il motore. Tale adeguamento ha richiesto anche la realizzazione di un apposito serbatoio artigianale, in alluminio, attualmente ancora in fase evolutiva per quanto riguarda la sua conformazione definitiva, oltre ad un air-box studiato ad hoc.
Il forcellone è anch’esso di derivazione Ducati, il monobraccio a traliccio che equipaggia la Monster S2R è stato scelto in virtù di alcuni precedenti esperimenti già collaudati positivamente su questa ciclistica. La sospensione posteriore è una Double System ad aria, come la forcella anteriore che si presenta nella consueta soluzione a steli rovesciati; i cerchi a 5 razze in carbonio, sono il tocco finale che esaltano la classe di questo prototipo.
Come collaboratore e Tester ho provato questo gioiello svolgendo insieme al Team un importante lavoro di shake-down, trovando le mappature ideali che erano l’obbiettivo primario di questo step. Numerosi sono stati i vari run, seppur di breve durata. Poco interesse è stato dato al verdetto cronometrico, non eravamo alla ricerca di prestazioni sensazionali, nonostante tutto i tempi rilevati hanno dimostrato la bontà del progetto. La moto ha sempre risposto in modo sincero alle varie modifiche, il che conferma positivamente i test effettuati. Scesi dalla sella si rimane alquanto increduli a pensare che il motore sia “solo” un due valvole.
Anche se il clima di Rijeka si è dimostrato gelido, l’umore del team è stato completamente di temperatura opposta, tanto che si è già alla ricerca di un pilota competitivo che porti la DVM RL12 a lottare per le posizioni di vertice.










durante una trasmissione di una TV locale

during a TV program

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