martedì 24 novembre 2015

In sella...

al recente EICMA, presso lo stand della rivista "In Sella" era esposta una special su base Bimota Tesi/Vyrus.
 
 
Tesi del VYRUS
Questa forse era la sfida più difficile, la Bimota Tesi “di serie” è già una moto straordinaria, un oggetto che poteva essere concepito solo in Romagna…
La ciclistica completamente fuori dagli schemi che incornicia il mitico bicilindrico Ducati due valvole, rende difficile "metterci le mani" e per questo abbiamo subito deciso di lasciare telaio e forcellone "di serie": sono un’opera d’arte su cui sarebbe sacrilego intervenire. Su quel poco di carrozzeria che c’è, ci siamo detti, si può invece lavorare parecchio.
È nato così un aderente vestitino in alluminio battuto a mano, sottolineato dal tocco nero del carbonio utilizzato per presa d’aria, airbox e fianchetti. A quel punto ci siamo bloccati… mancava l’idea giusta per il frontale: che sguardo potrebbe avere una moto così? Nulla di motociclistico andava bene, e così siamo passati alle auto ed è saltato fuori un proiettore di una Ford T degli anni 30, ecco il tocco folle che cercavamo: un padellone largo e grosso che contrasta magnificamente con la snellezza dell’avantreno. Così ha preso forma anche questa nostra ultima special.
Se la Tesi vi è piaciuta fatele una foto e condividetela con noi sui social insieme agli altri scatti che farete a EICMA usando l’hashtag #eicmainsella.
 
 
 










by InSella.it
 

2 commenti:

  1. Non c'era nessuna possibilità di poter migliorare una moto nata perfetta, infatti l'hanno rovinata.
    Luis

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  2. apprezzo il lavoro a mano sull'alluminio, ma se rivolgevano la loro fatica altrove era meglio.

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